martedì 25 gennaio 2011

CONVEGNO "GLOBALIZZAZIONE CAUSE ED EFFETTI"

La Federazione Provinciale de “LA DESTRA” organizza un convegno dal titolo “CAUSE ED EFFETTI DELLA GLOBALIZZAZIONE” che si terrà Venerdì 28 Gennaio alle ore 21:00 presso i locali siti in Via Strafforello 28 (piano terra) ad Imperia – Porto Maurizio (a 30 metri da Piazza Duomo). 
La cittadinanza è invitata a partecipare.
 
Relatore ANTONINO MACCARRONE, Segretario provinciale del sindacato “U.G.L. scuola” di Savona ed ultimo consigliere comunale eletto nelle fila del Movimento Sociale Italiano ad Albenga.
Introduce Valerio Ramini, Segretario provinciale “La Destra” Imperia
Di seguito proponiamo una breve presentazione della conferenza di venerdì ad opera del relatore Antonino Maccarrone:

Il Mondialismo (o globalizzazione) al servizio unico dell’Economia, ha ribaltato la concezione dell’economia al servizio dell’uomo a quella diametralmente opposta dell’uomo al servizio dell’Economia.
Il risultato così ottenuto è antisociale; anziché elevare la qualità della vita dell’uomo, lo riduce di fatto in schiavitù.
Il Mondialismo in atto, è figlio dell’illuminismo, del razionalismo del materialismo e del relativismo ed è al servizio, a mio avviso, unicamente delle multinazionali.
Per realizzarsi pienamente, necessita della distruzione delle comunità Nazionali, delle tradizioni, della cultura, della religione, della famiglia perché gli individui siano sempre più soli, lontani da famiglia e radici e proprio per questo più deboli. Si avvale di immissioni di allogeni nel tessuto europeo, soprattutto di popolazioni proveniente da paese islamici, per abbattere il collante europeo più forte, il Cristianesimo.
Crea concorrenza sleale sui mercati, facendo transitare merci provenienti da Paesi ove non sono rispettate le umane condizioni di lavoro, nè in termini di sicurezza, né in termini di salario e non vengono risparmiati neanche i bambini, utilizzati in alienanti lavori e per un numero eccessivo di ore giornaliere.
Non tiene conto né delle richieste del “salario minimo planetario”, nè della “globalizzazione dei diritti umani”.